PORTAFOGLI 50-50: CARATTERISTICHE E PRESTAZIONI NEL CICLO ECONOMICO
Buongiorno a tutti. Oggi, ci concentreremo nuovamente sui
portafogli di investimento 50-50 (50% in azioni, 50% in obbligazioni);
l’obiettivo è esaminare il loro rendimento nel lungo periodo, specificamente da
gennaio 2008 ad ottobre 2023. Cercheremo di comprendere le loro caratteristiche
e valutare le loro prestazioni durante le diverse fasi del ciclo economico.
Vorrei ricordare che i portafogli creati non tengono conto
del rischio di cambio né delle commissioni, e sono basati su ETF quotati negli
Stati Uniti. Se desiderate informazioni su ticker e ISIN degli stessi ETF
quotati sulla borsa italiana, non esitate a contattarmi. Vorrei sottolineare
che queste non sono raccomandazioni di investimento, ma l’analisi ha
l’obiettivo di attivare le logiche di investimento. Molti concetti espressi
nell’analisi precedente non saranno ripetuti nuovamente; pertanto, per una piena
comprensione dei contenuti, vi consiglio di approfondire l’analisi precedente
al seguente link.
·
https://macrotradingfinance.blogspot.com/2023/11/blog-post_23.html
Ho realizzato un video in cui commento l’analisi che ora
leggerete in maniera più approfondita: troverete lo stesso in fondo alla
pagina. Fatta questa introduzione, vi auguro una buona lettura!
1. UNA BREVE SINTESI DELL’ANALISI PRECEDENTE
L’obiettivo dell’analisi precedente era di creare due
portafogli di investimento 50-50: uno ciclico e uno difensivo, e confrontarli
con un portafoglio 50-50 equilibrato. Le relative ponderazioni di questi
portafogli sono illustrate nelle due figure seguenti.
Il portafoglio 50-50 ciclico
Il portafoglio 50-50
difensivo
Il portafoglio 50-50
equilibrato
I due portafogli di investimento avevano obiettivi distinti:
·
Il portafoglio ciclico mirava a massimizzare i
guadagni durante i periodi di aspettative di crescita economica
·
Il portafoglio difensivo, invece, mirava a
massimizzare i guadagni (o a proteggere il capitale) durante i periodi di
aspettative di rallentamento economico
L’indice di sentiment utilizzato per determinare le
aspettative economiche degli investitori era SPHB/SPLV.
Si era osservato che:
·
Nelle fasi di risk on, con SPHB/SPLV rialzista,
il portafoglio ciclico tendeva a sovraperformare quello equilibrato. Solo nel
2014, il portafoglio equilibrato aveva avuto prestazioni migliori
·
Nelle fasi di risk off, con SPHB/SPLV ribassista,
il portafoglio difensivo tendeva a sovraperformare quello equilibrato. Solo nel
2019, il portafoglio equilibrato aveva avuto prestazioni migliori
2. LA CRESCITA DEI DUE PORTAFOGLI DAL 2008 AD OTTOBRE
2023
La seguente grafica illustra l’evoluzione dei due portafogli
50-50 ciclico e difensivo da gennaio 2008 fino ad ottobre 2023.
La crescita dei due
portafogli di investimento
Entrambi i portafogli hanno
mostrato una crescita costante nel corso del tempo. Escludendo i costi di
negoziazione, le spese di transazione e le tasse effettive sui rendimenti degli
investimenti, possiamo notare che:
·
Il
portafoglio ciclico ha generato un profitto di 377$ da un investimento iniziale
di 100$ (o 257$ se si tiene conto dell’inflazione)
·
Il
portafoglio difensivo ha prodotto un profitto di 247$ da un investimento
iniziale di 100$ (o 169$ se si tiene conto dell’inflazione)
Nella figura
successiva, che rappresenta i rendimenti annuali dei due portafogli, si possono
osservare ulteriori dettagli.
Rendimenti annuali dei due
portafogli
·
Nel corso
di 16 anni, il portafoglio ciclico ha registrato tre anni di rendimento
negativo, mentre il portafoglio difensivo ne ha avuti quattro (tenendo presente
che il 2023 non è ancora concluso).
·
In 16
anni, il portafoglio ciclico ha sovraperformato quello difensivo 11 volte.
Le due figure seguenti
mostrano le performance mensili dei due portafogli dal 2008 al 2023.
Le prestazioni mensili del
portafoglio ciclico da gennaio 2008 a ottobre 2023
Le prestazioni mensili del
portafoglio difensivo da gennaio 2008 a ottobre 2023
3. LE METRICHE DEI DUE PORTAFOGLI
Analizzando le performance dei due portafogli, potremmo
essere portati a pensare che, nel lungo termine, possano generare rendimenti
interessanti. Tuttavia, quali sono i rischi associati? Quanto sono efficienti?
Possiamo rispondere a queste domande esaminando le principali metriche
illustrate nella figura successiva.
Le principali metriche dei
due portafogli
Focalizziamoci sul CAGR, sulla deviazione standard,
sul massimo drawdown e sui rapporti di Sharpe e Sortino, cercando
di spiegare in modo semplice cosa rappresentano. Questi indicatori ci
aiuteranno a comprendere meglio il rischio e l’efficienza dei portafogli.
·
Il CAGR
(Tasso di Crescita Annuo Composto) rappresenta il rendimento medio
annuale dei due portafogli. Il portafoglio ciclico ha un CAGR dell’8.75% (6.15%
se si tiene conto dell’inflazione), che è superiore a quello del portafoglio
difensivo, che è del 5.88% (3.36% se si tiene conto dell’inflazione)
·
La deviazione
standard è un indicatore della volatilità del portafoglio e, quindi, del
suo rischio. Il portafoglio ciclico ha una deviazione standard del 11.56%,
mentre il portafoglio difensivo una del 9.85%. Questi valori si riferiscono
alla volatilità annualizzata; la volatilità mensile è del 3.34% per il
portafoglio ciclico e del 2.84% per il portafoglio difensivo. È importante
sottolineare che la deviazione standard misura la volatilità di un portafoglio
rispetto a sé stesso, non rispetto a un benchmark come l’S&P500. Per
misurare la volatilità rispetto all’S&P500, è necessario conoscere i due
beta, che in questo caso sono 0.64 per il portafoglio ciclico e 0.21 per il
portafoglio difensivo
Basandosi solo su questi due punti si potrebbe dedurre che,
in media, investire in un portafoglio 50-50 ciclico potrebbe essere più
vantaggioso. Nonostante presenti un rischio maggiore, sembra in grado di
generare rendimenti superiori. Ma significa che il portafoglio ciclico si è
dimostrato più efficiente dal 2008 ad oggi? Per rispondere a questa domanda,
possiamo fare riferimento a due indicatori: il rapporto di Sharpe e il
rapporto di Sortino. Questi ci permetteranno di valutare l’efficienza dei
portafogli.
·
I due rapporti servono per indicare il
rendimento ottenuto da un investimento rispetto al rischio assunto. Sebbene
siano simili, differiscono nella loro costruzione, in particolare nel denominatore
della formula matematica con la quale essi sono calcolati.
Formule matematiche di
calcolo dei due rapporti
Il rapporto di Sharpe considera sia la volatilità positiva (che accompagna
i portafogli al rialzo) che quella negativa (che accompagna i portafogli al
ribasso), mentre il rapporto di Sortino considera solo la volatilità negativa.
Più alti sono questi valori, più efficiente è il portafoglio. In
particolare:
·
Il
rapporto di Sharpe del portafoglio ciclico è 0.71, mentre quello del
portafoglio difensivo è 0.54
·
Il
rapporto di Sortino del portafoglio ciclico è 1.10, mentre quello del
portafoglio difensivo è 0.82
Da tutte le osservazioni, sembra che il portafoglio ciclico possa essere
più vantaggioso. Nonostante presenti un rischio maggiore (in termini di
volatilità), offre un CAGR più alto e si dimostra più efficiente.
Tuttavia, c’è un altro
rischio da considerare: il massimo drawdown.
·
Il massimo
drawdown rappresenta la differenza tra il picco più alto e quello più basso
raggiunto da un portafoglio di investimento
Nella figura
successiva è possibile osservare tutti i drawdown registrati dai due
portafogli.
Tutti i drawdown dei due
portafogli da gennaio 2008 a ottobre 2023
La figura successiva
offre un’analisi più dettagliata, mostrando le caratteristiche dei 10 peggiori
drawdown per entrambi i portafogli. Questi includono:
·
L’inizio
del drawdown (Start)
·
La fine
del drawdown (End)
·
La durata
totale del drawdown, dal picco massimo al minimo (Length)
·
Il mese in
cui il portafoglio si è ripreso (Recovery By)
·
Il tempo
necessario per la ripresa (Recovery Time)
·
Il periodo
in cui il valore del portafoglio è rimasto al di sotto del suo picco massimo
(Underwater period)
I peggiori 10 drawdown dei
due portafogli e le relative caratteristiche
Attraverso la media
dei 10 peggiori drawdown è possibile ottenere un parametro che può essere
approssimativamente definito come “rischio medio di peggior drawdown”. Le medie
risultanti sono le seguenti:
·
Il
portafoglio ciclico ha un rischio medio del -9.90%
·
Il
portafoglio difensivo presenta un rischio poco più contenuto, del -9.8%
Nonostante questi due
rischi siano praticamente equivalenti, la figura precedente dimostra che, in
media, un portafoglio ciclico tende a recuperare i drawdown in un lasso di
tempo significativamente più breve rispetto al portafoglio difensivo.
Per fornire un quadro
più preciso, è possibile calcolare le medie dei tempi di recupero, escludendo i
drawdown del 2023:
·
Il
portafoglio ciclico impiega in media 2.55 mesi per recuperare
·
Il
portafoglio difensivo impiega in media 6.88 mesi per recuperare
Il portafoglio ciclico ha raggiunto il suo massimo drawdown
durante la recessione del 2008, mentre il portafoglio difensivo ha registrato
il suo durante l’aumento dei tassi di interesse e l’impennata dell’inflazione
nel biennio 2022-2023. Questo suggerisce che, sebbene entrambi i portafogli
siano generalmente efficienti, tendono a subire perdite significative in
specifici contesti: la fase 1 del ciclo economico per il portafoglio ciclico e
la fase 6 per il portafoglio difensivo.
4. LE PRESTAZIONI DEI DUE PORTAFOGLI NELLE SEI FASI DEL
CICLO ECONOMICO
Concludiamo l’analisi esaminando le performance previste per
entrambi i portafogli nelle diverse fasi del ciclo economico, come illustrato
nella figura successiva.
Le prestazioni dei due
portafogli di investimento nelle sei fasi del ciclo economico
FASE 1 DI RECESSIONE
Portafoglio ciclico: Questa è la
fase in cui il portafoglio ciclico realizza le peggiori prestazioni. Gli ETF
sui settori tecnologici (XLK) e sui beni di consumo discrezionali (XLY) sono
fortemente ribassisti. Questo accade perché durante la fase 1, gli investitori
tendono a disinvestire dai settori ad alta volatilità (e quindi ad alto
rischio) a causa di un forte sentimento di avversione al rischio. La debolezza
di questi due settori durante la recessione può essere attribuita anche alla
loro ciclicità. Le obbligazioni high yield non performano bene, poiché vengono
vendute dagli investitori in quanto considerate bond ad alto rischio. Le
obbligazioni societarie investment grade si comportano un po’ meglio
(neutrali-rialziste in caso di lieve recessione, ribassiste nel caso opposto).
L’unico ETF del portafoglio che performa bene in questa fase è IEF
(obbligazioni del tesoro americano), che beneficia della domanda di beni
rifugio.
Portafoglio difensivo: In questa
fase, il portafoglio difensivo può registrare una performance
neutrale-rialzista o neutrale-ribassista, ma in ogni caso, non subisce forti
cadute. Il motivo è semplice: in caso di lieve recessione, TLT si apprezzerebbe
a causa dell’inflazione in rallentamento e del taglio dei tassi di interesse,
mentre i tre ETF difensivi XLU (settore utilities), XLV (settore sanitario) e
XLP (settore dei beni di prima necessità) registrerebbero performance neutrali,
essendo settori a bassa volatilità e in grado di generare utili e fornire
dividendi anche in condizioni economiche avverse. In caso di forte recessione,
il portafoglio dovrebbe registrare performance neutrali-ribassiste: i tre ETF
azionari sarebbero ribassisti (ma sovraperformerebbero al rialzo l’S&P500
visto il loro beta inferiore ad 1), colpiti dalla svendita di azioni a causa
del clima di panico. La loro prestazione negativa sarebbe comunque bilanciata
dalle prestazioni molto positive di TLT, ad alta duration, favorite da un
massiccio taglio dei tassi di interesse.
FASE 2 DI MASSIMA CONTRAZIONE
Portafoglio ciclico: Durante la fase
2, il portafoglio ciclico raggiunge il suo massimo drawdown, sostenuto dalle
politiche monetarie espansive tipiche di questa fase. Il Quantitative Easing
(QE) della banca centrale contribuisce a rafforzare il sentiment degli
investitori che, con un atteggiamento cautamente positivo, iniziano
gradualmente a reinvestire in asset ad alto rischio (XLY, XLK e HYG). L’ETF IEF
è rialzista in questa fase, sostenuto da politiche monetarie espansive e bassi
livelli di inflazione. In generale, il portafoglio si presenta neutrale durante
questa fase, tendendo al ribasso nella prima metà (della fase 2) e al rialzo
nella seconda metà.
Portafoglio difensivo: Il
portafoglio difensivo mostra un andamento generalmente positivo durante la fase
2, grazie alle ottime performance di TLT (che rappresenta il 50% del
portafoglio) e all’andamento neutrale dei settori difensivi.
FASE 3 DI RIPRESA ECONOMICA
Portafoglio ciclico: Durante questa fase, il
portafoglio ciclico passa da un andamento neutrale a un trend rialzista. Grazie
al sentiment positivo degli investitori, stimolato dalla ripresa economica e
dall’aumento degli utili societari, gli ETF XLK e XLY, così come le obbligazioni
high yield e quelle investment grade, registrano buone performance. Anche l’ETF
IEF si comporta bene, sostenuto dalle politiche monetarie espansive e da bassi
livelli di inflazione.
Portafoglio difensivo: Il
portafoglio difensivo mantiene un trend rialzista anche durante la fase 3.
L’ETF TLT continua a essere rialzista (più di IEF, data la sua maggiore
duration) e i settori difensivi mostrano una rinnovata forza, sebbene siano
meno rialzisti rispetto all’indice di riferimento S&P500.
FASE 4 DI ESPANSIONE ECONOMICA
·
Portafoglio ciclico: Durante la fase
4, il portafoglio ciclico registra le sue migliori performance, con XLK, XLY e
HYG in forte rialzo. Gli ETF che performano peggio in questo portafoglio sono
IEF, ribassista a causa dell’aumento dell’inflazione e delle aspettative di
rialzo dei tassi di interesse, e LQD, che è meno ribassista di IEF grazie al
suo grado di rischio leggermente superiore
·
Portafoglio difensivo: In questa
fase, le performance del portafoglio difensivo passano da rialziste a
neutrali-rialziste (o debolmente rialziste). Questo è dovuto al fatto che TLT
subisce le stesse dinamiche di IEF, ma è più ribassista a causa della sua
maggiore duration. I tre ETF difensivi sono rialzisti, ma in misura molto
minore rispetto a XLY e XLK, poiché offrono rendimenti inferiori
FASE 5 DI MASSIMA ESPANSIONE
·
Portafoglio ciclico: Durante la fase
5, il portafoglio ciclico presenta un andamento neutral-ribassista. Nella prima
metà della fase, è neutral-rialzista grazie al rialzo di XLK e XLY, ma è
frenato da LQD, IEF e HYG, che sono ribassisti a causa dell’inasprimento della
politica monetaria. Nella seconda metà della fase diventa ribassista,
principalmente a causa delle performance negative di tutti gli ETF, in
particolare XLY e XLK, che iniziano a risentire dell’aumento del costo del
denaro
·
Portafoglio difensivo: Anche il
portafoglio difensivo mostra un andamento neutral-ribassista in questa fase, ma
si dimostra più resiliente rispetto al portafoglio ciclico. TLT registra
prestazioni ribassiste, mentre XLV, XLP e XLU mantengono un andamento neutrale.
FASE 6 DI RALLENTAMENTO ECONOMICO
·
Portafoglio ciclico: Durante questa
fase, il portafoglio ciclico è ribassista, poiché tutti gli ETF che lo
compongono sono in ribasso. Il sentiment degli investitori è di avversione al
rischio e, di conseguenza, si verificano deflussi dai settori ad alto rischio
come la tecnologia e i beni di consumo discrezionali, a causa dell’aumento dei
tassi di interesse e del rallentamento degli utili societari. Tutti gli ETF
obbligazionari performano male, colpiti dalla politica monetaria restrittiva.
Tuttavia, il portafoglio ciclico è meno ribassista nella fase 6 rispetto alla
fase 1, poiché il ribasso degli ETF ad alta volatilità (XLK e XLY) è moderato
nella fase 6, mentre è più marcato nella fase 1.
·
Portafoglio difensivo: La fase 6 è
quella in cui si registra il massimo drawdown per il portafoglio difensivo. TLT
è il principale responsabile del forte ribasso, mentre XLV, XLP e XLY sono
moderatamente ribassisti, ma più forti rispetto a XLK e XLY.
Nella figura precedente, avrete notato che le prestazioni
dei due portafogli sono state evidenziate con colori diversi: il rosso indica
prestazioni negative, mentre il verde indica prestazioni positive. Entrambi i
colori presentano diverse intensità per rappresentare l’intensità delle
prestazioni rialziste o ribassiste dei due portafogli. Queste intensità sono
espresse in percentuale. Questo metodo è stato utilizzato per fornirvi un
ulteriore strumento capace di illustrare l’intensità delle prestazioni dei due
portafogli:
·
FASE 1
Ciclico:
75% rosso
Difensivo:
5% verde
·
FASE 2
Ciclico:
5% verde
Difensivo:
35% verde
·
FASE 3:
Ciclico:
50% verde
Difensivo:
75% verde
·
FASE 4
Ciclico:
75% verde
Difensivo:
35% verde
·
FASE 5
Ciclico
e difensivo: 25% rosso
·
FASE 6
Ciclico:
50% rosso
Difensivo:
75% rosso
A presto!
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