SETTORE MINERARIO E ORO: COSA CI RISERVA IL 2024?
Buongiorno a tutti. Lo scopo dell’analisi di oggi è quello
di presentare l’ETF iShares MSCI Global Gold Miners cercando di determinare se
potrebbe essere una scelta vantaggiosa per il 2024. Esploreremo vari scenari
possibili per fornire una risposta completa. Ho creato un video sul mio canale
YouTube che approfondisce le informazioni contenute in questo articolo. Il
video è disponibile alla fine di questa pagina. Buona lettura a tutti.
1. ISHARES MSCI GLOBAL GOLD MINERS
L’ETF, rilasciato di iShares e dal ticker “RING”, ha
l’obiettivo di replicare un indice di società globali impiegate nell’attività
di estrazione dell’oro.
Ishares MSCI Global Gold
Miners. Grafico settimanale
Le due immagini seguenti illustrano le prime 10
partecipazioni dell’ETF e la sua distribuzione geografica.
Le prime 10 partecipazione
dell’ETF. Fonte: iShares
L’esposizione geografica
dell’ETF. Fonte: iShares
È interessante osservare che più della metà dell’esposizione
geografica dell’ETF è rivolta verso il Canada, una caratteristica insolita
considerando che la maggior parte degli ETF MSCI Global tende ad avere un orientamento
predominante verso gli Stati Uniti. Un altro aspetto degno di nota è che
Newmont (azienda statunitense), Barrick Gold e Agnico Eagle Mines (entrambe
canadesi) rappresentano il 47% del totale dell’ETF, fungendo quindi da
principali catalizzatori dei suoi movimenti.
2. ANALISI TECNICA ISHARES MSCI GLOBAL GOLD MINERS
Analizziamo nella figura successiva l’ETF dal punto di vista
tecnico.
L’ETF ha toccato il punto più basso del mercato ribassista
del 2022 il 26 settembre dello stesso anno. Da quel momento, ha mostrato una
tendenza al rialzo, confermata dalla rottura al rialzo della resistenza formata
dal prezzo in quel periodo. Tra l’8 novembre 2022 e aprile 2023, la tendenza è
rimasta al rialzo, ma successivamente si è invertita. Infatti, il prezzo ha
registrato un doppio massimo tra aprile 2023 e il mese successivo. Dopo aver
rotto al ribasso la neckline di questa figura tecnica ribassista il 16 maggio
2023, ha registrato una performance negativa del -23.15%, culminata con il
minimo del 4 ottobre 2023 sul supporto dei 20$, che alla fine del 2022 era
invece una resistenza. Attualmente, il prezzo sta vivendo una fase di forza:
dal 4 ottobre 2023, ha registrato una performance positiva del 23%.
3. LA CORRELAZIONE DELL’ETF CON IL PREZZO DELL’ORO
È importante comprendere perché l’ETF ha mostrato una
tendenza al rialzo negli ultimi due mesi. La risposta si trova nella figura
seguente, che mostra una forte correlazione positiva con il prezzo dell’oro. La
figura parla da sé: la forza rinnovata dell’ETF ha coinciso con il momento in
cui anche il prezzo del metallo prezioso ha iniziato a mostrare una tendenza al
rialzo.
La correlazione fortemente
positiva tra ETF e prezzo dell’oro. Grafico giornaliero
La forte correlazione positiva non è un fenomeno temporaneo.
Infatti, come illustrato nella figura successiva, se si cambia l’intervallo di
tempo da giornaliero a settimanale, si nota che questa correlazione rimane
costantemente positiva dal 2012 ad oggi.
La correlazione fortemente
positiva tra ETF e prezzo dell’oro. Grafico settimanale
È noto che le azioni di una società o di un indice di
società tendono ad apprezzarsi quando queste registrano forti profitti. La
correlazione positiva tra il prezzo dell’oro e il prezzo dell’ETF può essere
spiegata dal fatto che, in generale, quando il prezzo del metallo prezioso
aumenta, aumentano anche i profitti delle società che lo estraggono e lo
vendono sul mercato. Queste società diventano quindi più attraenti per gli
investitori, che sono incentivati ad acquistarne le azioni.
La grafica seguente è particolarmente interessante: l’ETF
sulle società che estraggono l’oro mostra una correlazione indefinita con
l’indice globale MSCI World. Questo suggerisce che, per cercare di prevedere le
tendenze future dell’ETF, dovremmo basarci più sul prezzo dell’oro che sul
sentiment generale di rischio degli investitori a livello globale.
La correlazione indefinita
tra RING e l’MSCI World. Grafico settimanale
Quindi, è fondamentale identificare le forze che guidano il
prezzo dell’oro. In questo modo, potremmo formulare delle ipotesi sulle
possibili tendenze dell’ETF nel 2024.
4. ORO, FEDERAL RESERVE E TASSI REALI
L’oro ha una correlazione
inversa con i tassi reali statunitensi, in particolare con quelli a scadenza di
10 anni. Questa correlazione negativa è illustrata nel grafico seguente.
La correlazione negativa tra
oro e tassi reali decennali (tassi di interesse nominali a 10 anni –
aspettative di inflazione alla stessa scadenza). Grafico giornaliero
È evidente che l’ultimo rialzo dell’oro è iniziato con il
picco dei tassi reali il 5 ottobre 2023. Al momento della scrittura di questa
analisi, il prezzo dell’oro è di 2065$. La correlazione tra questi due asset è
facilmente spiegabile:
·
In certe condizioni, i titoli di stato americani
e l’oro possono essere considerati simili, in quanto entrambi sono visti come
asset sicuri. Tuttavia, a differenza dell’oro, i titoli di stato pagano
interessi attraverso le cedole. Pertanto, quando i rendimenti reali aumentano,
le obbligazioni diventano più attraenti per i mercati, rendendo l’oro meno
desiderabile. Questo spiega perché l’oro tende a soffrire quando i rendimenti
reali salgono. Dal 5 ottobre scorso ad oggi, tuttavia, è accaduto il contrario:
il rallentamento dei tassi reali ha coinciso con un rafforzamento del prezzo
dell’oro
La Federal Reserve,
attraverso le sue politiche monetarie restrittive o espansive, gioca un ruolo
chiave nel rendere i titoli di stato più o meno attraenti. In particolare, come
illustrato nel grafico seguente:
·
Quando la
banca centrale aumenta i tassi di interesse, rende i titoli di stato più
attraenti poiché contribuisce all’aumento dei rendimenti nominali e al
rallentamento delle aspettative di inflazione
·
Al
contrario, quando la Federal Reserve abbassa i tassi di interesse, rende i
titoli di stato meno attraenti per motivi opposti a quelli appena descritti
La politica monetarie è in
grado di aumentare o diminuire l’attrattività dei titoli di stato. Grafico
settimanale
Quindi, per
riassumere: se vogliamo fare delle ipotesi sulle possibili tendenze dell’ETF
MSCI Global Gold Miners nel 2024, dobbiamo prima capire quali forze influenzano
l’oro, ovvero i tassi reali. A questo punto, è importante capire quali
dinamiche controllano questi tassi, e abbiamo visto che è la politica monetaria
della FED. Ma esiste un indicatore anticipatore che può prevedere anche questa?
La risposta è sì: LQDH/LQD. Come illustrato nel grafico seguente, questo indice
di sentiment tende spesso ad anticipare gli aumenti o i tagli dei tassi di
interesse.
LQDH/LQD tende ad anticipare
il rialzo/taglio dei tassi di interesse. Grafico giornaliero
Per coloro che potrebbero averlo perso nelle analisi
precedenti, discuterò in modo più dettagliato LQDH/LQD nel video che troverete
alla fine di questa pagina.
Il grafico seguente segue la stessa logica delle discussioni
precedenti: le aspettative di politica monetaria mostrano una correlazione
positiva con i tassi reali a dieci anni.
La correlazione positiva tra
LQDH/LQD e tassi reali a 10 anni. Grafico settimanale
5. GLOBAL GOLD MINERS, ASPETTATIVE SUI TASSI DI INTERESSE
E PRESTAZIONI NEL CICLO ECONOMICO
A questo punto, abbiamo compiuto la maggior parte del
lavoro. Abbiamo infatti capito che, teoricamente, l’ETF “RING” dovrebbe
registrare buone performance quando ci sono aspettative di riduzione dei tassi
di interesse. Il grafico seguente mostra, infatti, che esiste una correlazione
prevalentemente negativa tra l’ETF stesso e LQDH/LQD.
La correlazione negativa tra
LQDH/LQD e iShares Global Gold Miners. Grafico settimanale
Iniziamo quindi a
delineare le prestazioni che l’ETF dovrebbe mostrare nelle sei fasi del ciclo
economico:
·
Nella fase
1, l’ETF dovrebbe mostrare una tendenza ribassista
·
Dalla fase
2 alla prima parte della fase 4, dovrebbe mostrare una tendenza rialzista
·
Nella
maggior parte della fase 4, nella fase 5 e nella prima metà della fase 6,
dovrebbe mostrarne una ribassista
·
Infine,
nella seconda metà della fase 6, l’ETF dovrebbe mostrare nuovamente una
tendenza rialzista
I quattro punti precedenti sono riassunti nella figura
successiva, tant’è che:
·
Le aree colorate in rosso rappresentano periodi
caratterizzati da aspettative di aumento dei tassi di interesse (o, per quanto
riguarda la fase 1, da aspettative di recessione), mentre le aree colorate in
verde indicano periodi con aspettative di riduzione dei tassi di interesse (o
con politiche monetarie espansive).
All’interno delle zone
colorate di rosso l’ETF dovrebbe mostrare performance negative, mentre in
quelle colorate di verde dovrebbe mostrare performance positive
Quindi, non lasciatevi ingannare dalla recessione: sebbene
l’oro tenda ad apprezzarsi come bene rifugio in questi periodi, lo stesso non
vale per le società il cui business è basato sul metallo prezioso. Queste
società vengono infatti tipicamente vendute dagli investitori a causa del clima
di avversione al rischio tipico di tali contesti. Un esempio è rappresentato
dalla società Newmont che, durante la recessione del 2008, ha registrato una
perdita di oltre il 60% del suo valore, come illustrato nel grafico seguente.
Newmont, durante la
recessione del 2008, ha registrato una perdita superiore ai 60 punti
percentuali. Grafico giornaliero
6. GLOBAL GOLD MINERS NEL 2024
Considerando tutti i
punti discussi, possiamo ragionevolmente prevedere che:
·
Le
performance dell’ETF saranno rialziste se ci sarà un “atterraggio morbido”,
ovvero un’espansione economica accompagnata da bassa inflazione e, quindi, da
aspettative di tagli dei tassi (che è lo scenario attualmente previsto dal
mercato)
·
Le
performance saranno ribassiste in caso di recessione
La mia opinione? Ho
l’impressione che l’ETF sarà ribassista per i motivi che elencherò ora, ma che
sono già stati discussi nelle due analisi precedenti che ho pubblicato.
Riferendoci all’economia statunitense, la più grande al mondo:
·
Se il
mercato prevederà una nuova espansione economica, l’indice sulle aspettative
economiche SPHB/SPLV continuerà la sua tendenza al rialzo; in questo caso, per
la correlazione osservabile nel grafico seguente, le stesse aspettative saranno
accompagnate da un aumento di un altro indice di sentiment: quello sulle
aspettative di inflazione, TIP/IEF
La correlazione positiva tra
SPHB/SPLV e TIP/IEF: ad aspettative di crescita economico corrispondono
aspettative di crescita del tasso di inflazione. Grafico settimanale
·
Se ciò
dovesse accadere, anche LQDH/LQD invertirà la sua tendenza da ribassista a
rialzista (se aumentano le aspettative di inflazione, è ragionevole aspettarsi
una politica monetaria più restrittiva) e ciò significherebbe che, per tutti
gli argomenti affrontati, l’ETF Global Gold Miners riprenderà la sua tendenza
al ribasso.
Attenzione all’analisi
intermarket! Grafico settimanale
E voi cosa pensate? Scrivetemelo nei commenti! Buon fine
settimana ragazzi, alla prossima.
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