OPPORTUNITA' LONG SU GBP/USD
L’obiettivo è quello di costruire un indice (uno spread, in particolare)
da seguire attentamente per capire quali saranno le prossime tendenze del tasso
di cambio GBPUSD.
Questa analisi è strettamente correlata a quella pubblicata pochi giorni fa sul cambio EURUSD, che potete trovare ai link:
·
https://macrotradingfinance.blogspot.com/2023/06/fed-e-bce-hanno-parlato-quale-destino.html
·
https://youtu.be/oXc2VCIhIjo
Buona lettura!
1. IL PROBLEMA INFLAZIONE NEL REGNO UNITO E LE DIFFERENZE
CON GLI STATI UNITI
Mercoledì 21 è stato comunicato il dato sul tasso di
inflazione nel Regno Unito:
·
+8.7% anno/anno contro le aspettative di un
+8.4% anno/anno
·
Aumento del +0.7% anno/anno rispetto alle
aspettative di un +0.5%
A che punto è il processo di disinflazione?
Come mostra la grafica successiva, è da considerarsi “appena iniziato”.
Osservando lo
stesso processo a livello statunitense, balza subito all’occhio la grande
differenza:
Quest’ultimo ha
mostrato un’accelerazione ribassista più marcata; infatti, dai massimi
raggiunti al 9.1% anno/anno, il dato statunitense si ritrova ora a valori del
+4%.
Per capire l’effettiva
differenza è utile andare a calcolare lo spread (visualizzabile nella grafica
successiva) sottraendo al valore del tasso di inflazione britannico quello del
tasso a livello USA:
L’obiettivo
delle principali banche centrali mondiali è quello di riportare il tasso dell’indice
dei prezzi al consumo a valori del 2%. Per questo motivo, le stesse hanno
iniziato a perseguire la cosiddetta “politica monetaria restrittiva” per raggiungere
tale obiettivo.
Andiamo ad
osservare nella grafica successiva i tassi della Bank of England e della
Federal Reserve:
·
4.5% BoE
·
5.25% FED
Gli Stati Uniti
superano il Regno Unito di 75 punti base.
Quali potranno
essere le aspettative del mercato sulle future mosse delle due banche centrali?
Probabilmente,
nel prossimo futuro, sconteranno una BoE più aggressiva per due motivi:
·
Tasso di inflazione più che doppio da “calmierare” rispetto alla FED
·
Tasso di interesse più basso
Utilizzando la
frase più comune di Jerome Powell negli ultimi due anni:
“La banca del Regno Unito ha più strada da fare
rispetto alla Federal Reserve per ripristinare la stabilità dei prezzi”
C’è un ulteriore
aspetto da considerare: non abbiamo considerato i dati “core”.
Nella grafica
successiva è possibile osservare come il processo di rallentamento sul tasso di
inflazione statunitense esclusi cibo ed energia sia ormai entrato in un trend
ribassista; questo, tuttavia, non è vero per quello britannico, sui massimi.
Come
approfittare di queste divergenze? Magari operando su GBP/USD. Perché?
2. SPREAD TRA
RENDIMENTI E OPPORTUNITA’ RIALZISTE SU GBPUSD
GBPUSD potrebbe
risultare un’ottima opportunità long, sfruttando le potenziali divergenze
future tra politiche monetarie.
Il mercato, ad
oggi, sconta una potenziale divergenza tra BoE e FED? È possibile scoprirlo
attraverso uno spread tra i rendimenti a due anni dei titoli di stato
britannici e di quelli statunitensi. Perché proprio quelli?
·
Considerando l’intera curva dei rendimenti, la scadenza a 2 anni è la più
influenzata dalle aspettative di politica monetaria
Osserviamo la
prossima figura:
Negli ultimi
tempi lo spread ha creato delle tendenze ribassiste e rialziste:
·
Ad uno spread ribassista corrisponde un rendimento a 2 anni USA più rialzista
(essendo esso il sottraendo della differenza); una tendenza di questo tipo è da
interpretare come un’aspettativa dei mercati per una FED più aggressiva
·
Ad uno spread rialzista, come da marzo di quest’anno ad oggi, corrisponde
un rendimento a 2 anni britannico più rialzista (essendo esso il minuendo della
differenza); una tendenza di questo tipo è da interpretare come un’aspettativa
dei mercati per una BoE più aggressiva
È possibile affermare come il trend di GBPUSD sia
catalizzato dalle aspettative degli investitori sulle mosse di politica
monetaria futura delle due banche centrali. Questo è ben rappresentato nella
grafica successiva:
La correlazione tra spread e GBPUSD è positiva!
Ricordate:
È risaputo che i tassi di interesse di una banca centrale
influenzano i prestiti, finanziamenti, mutui e…le emissioni obbligazionarie
(agendo sui rendimenti). Si dice sempre:
“Un aumento dei tassi
di interesse tende a rendere più attrattiva una valuta”
Perché?
Gli stessi tassi di interesse rendono più attraenti i bond,
vedendo essi un aumento dei loro rendimenti. A maggiori rendimenti
corrisponderà maggior domanda degli stessi, acquistati con la loro valuta di
denominazione. Maggior domanda di bond, maggior domanda di valuta di
denominazione e…rafforzamento di quest’ultima, per la legge supply and demand.
Di seguito una panoramica più ampia della correlazione
positiva tra GBPUSD e GB02Y-US02Y:
Se il coefficiente di correlazione tra i due elementi si
manterrà positiva sarà possibile, ad oggi, affermare che:
·
Se il mercato continuerà a prezzare una BOE più
aggressiva della FED, lo spread continuerà la sua tendenza rialzista e, vista
la correlazione, la sterlina continuerà a sovraperformare il dollaro; sarebbe
quindi più logico operare in LONG
·
Se il mercato prezzerà una FED più aggressiva
della BOE, lo spread scenderà verso il basso, trasportando il tasso di cambio in
territorio ribassista e offrendo, per questo motivo, opportunità SHORT.
Per maggiori informazioni commentate pure l’analisi.
A presto!
Commenti
Posta un commento