LE QUATTRO SOCIETA' DIFENSIVE DI QUESTA SETTIMANA
Attualmente, i mercati finanziari statunitensi stanno
attraversando una fase di incertezza. Questo potrebbe sembrare sorprendente
dato che gli indici azionari statunitensi si trovano ai massimi storici.
Tuttavia, come ho spiegato in un video sul mio canale YouTube, che vi invito a
guardare, i miei sistemi di trend following indicano proprio questa incertezza.
Inoltre, altri indicatori proprietari che monitorano vari
aspetti del ciclo economico, come l’inflazione e le dinamiche macroeconomiche,
mostrano risultati discordanti.
Basandomi sulle analisi del mio sistema di breve/medio
termine, che valuta il sentiment di mercato dell’ultimo mese per determinare la
tendenza al rischio, ho deciso di chiudere le operazioni in corso. Queste erano
state individuate attraverso InvestingPro, utilizzando un filtro per
selezionare aziende sottovalutate che, secondo il mio sistema, avevano mostrato
buone performance in precedenti periodi di propensione al rischio. Le società
in questione includono Amazon, Adobe, Service Now, Constellation Brands,
Lockheed Martin e Align Technology.
Il segnale di acquisto si è attivato il 10 maggio, come
illustrato nella figura seguente. Successivamente, il 24 maggio, è emerso un
segnale di incertezza, ad indicare una condizione economica “neutrale”,
portandomi a liquidare le posizioni aperte.
Il pacchetto di azioni AMZN
+ ADBE + NOW + STZ + LMT + ALGN. Grafico giornaliero
L’operazione di trading ha registrato una performance
negativa, con una perdita totale approssimativa dello 0.8%. Tuttavia,
l’impatto è stato limitato poiché l’investimento rappresentava solo il 20% del capitale totale. La
figura seguente mostra l’aggiornamento del saldo sul conto virtuale.
Saldo virtuale
L’unico investimento che ha registrato una performance
positiva è stato quello in ServiceNow. Al contrario, Align Technology ha avuto
il rendimento peggiore, con una diminuzione del 10% nel periodo compreso tra il
10 e il 24 maggio, come si può osservare nella figura successiva.
Focalizziamo ora l’attenzione sul sistema a breve termine, che utilizzerò grazie al fatto che mi consentirà di condividere un maggior numero di analisi. Questo sistema è progettato per valutare il sentiment di mercato degli ultimi quindici giorni circa. Come evidenziato dalla figura seguente, si posiziona in una zona neutrale, un vero e proprio ‘spartiacque’. In particolare, ha segnalato l’avvio di una possibile fase di ‘risk off’ prima dell’inizio delle contrattazioni di giovedì 23 maggio. È chiaro che non posso prevedere con certezza se si verificherà realmente una fase di ‘risk off’, come suggerito dalla figura.
Vista e considerata questa incertezza, all’apertura del
mercato di venerdì, ho effettuato alcune operazioni: Coca Cola, PepsiCo,
Procter & Gamble e Philip Morris. Adesso, procederò a spiegare le ragioni
di queste scelte.
Osservate nella figura successiva i filtri che ho impostato
su InvestingPro.
Filtri InvestingPro
·
Capitalizzazione
di mercato superiore a 100 miliardi: Preferisco le aziende dell’S&P 500 per una maggiore confidenza. Le
aziende con grande capitalizzazione attirano più attenzione mediatica, il che
facilita l’accesso a informazioni tempestive.
·
Variazioni del Fair Value tra +10% e -10%:
Impostare un filtro di Fair Value tra +10% e -10% è
utile per individuare aziende il cui prezzo delle azioni si avvicina al loro
valore reale. È consigliabile optare per società che non siano eccessivamente
sottovalutate o sopravvalutate. Le prime potrebbero essere penalizzate dagli
investitori per vari motivi, tra cui la mancanza di fiducia, che, nonostante la
solidità dell’azienda, può influenzare negativamente il prezzo delle azioni. Le
seconde, invece, in caso di repentini aggiustamenti di mercato, potrebbero
vedere il loro prezzo riallinearsi rapidamente al valore medio considerato
equo. Selezionare aziende entro questo intervallo di Fair Value può contribuire
a minimizzare il rischio di investimento.
·
Beta a
uno e due anni: Il beta è un
indicatore di volatilità di un’azione rispetto al benchmark, solitamente
l’S&P 500. Un beta maggiore di 1 indica una volatilità superiore rispetto
al benchmark, mentre un beta minore di 1 indica una volatilità inferiore. È
interessante notare che, considerando l’ultimo anno e gli ultimi cinque anni,
tutte le aziende analizzate hanno mostrato una volatilità inferiore rispetto
all’S&P 500.
·
Settore: Ho optato per il settore dei beni di prima
necessità, che è considerato il settore difensivo per eccellenza.
· Rendimento dei dividendi: Ho impostato questo filtro su un valore superiore al 2%. In caso di nuove pressioni al ribasso, le aziende con alti dividendi tendono a essere meno penalizzate nelle vendite, poiché un dividendo elevato rappresenta un rifugio per gli investitori.
Nella figura seguente, si evidenzia il comportamento del gruppo di aziende selezionate, con particolare attenzione al beta calcolato in relazione a SPY su un periodo di 3 mesi, e alla deviazione standard, misurata nello stesso lasso di tempo.
·
Beta e deviazione standard del pacchetto di azioni negli ultimi tre mesi
Il beta a breve termine è di 0.16, indicando che la volatilità del gruppo di azioni è stata significativamente inferiore rispetto al benchmark. Inoltre, una deviazione standard contenuta suggerisce che le fluttuazioni del prezzo rispetto alla media dei rendimenti sono state limitate, con un incremento di soli +2.92%. Questi dati confermano che, recentemente, il portafoglio di azioni ha mantenuto una bassa volatilità, risultando quindi in una strategia relativamente “difensiva”.
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