LE OPPORTUNITA’ NEL SETTORE UTILITIES CON IL PROGETTO GESTIONE ATTIVA ©
Sembra proprio che il settore delle utilities stia vivendo
un momento…. importante!
Buongiorno a tutti. L’analisi di oggi si concentrerà sul
settore delle utilities, un argomento che ha suscitato molto interesse nelle
ultime sessioni. Per rendere l’analisi più interessante, utilizzerò un software
personale che ho progettato per eseguire dei backtesting. Questo software funziona
in modo completamente automatico, permettendomi anche di operare in multiday di
breve termine. Questo fa parte del mio nuovo progetto, il “Progetto Gestione
Attiva © - 2024”. Se l’argomento può interessarvi, potete trovare ulteriori
informazioni nei link seguenti.
Ora, iniziamo
l’analisi.
1. ANALISI TECNICA SETTORE UTILITIES
Il settore delle utilities, rappresentato dall’ETF americano
“XLU” (il suo corrispondente UCITS è “SXLU”, quotato sulla Borsa Italiana), sta
attraversando un periodo di debolezza nel medio termine. Vi invito a osservare
la figura successiva per maggiori dettagli.
Analisi tecnica XLU. Grafico
giornaliero
Dal 12 settembre 2022, il prezzo dell’ETF ha mostrato un
trend ribassista. Tuttavia, sembra che nel breve termine abbia toccato un
minimo, precisamente il 6 ottobre 2023. Attualmente, il prezzo si trova in fase
di test della struttura di resistenza, in particolare a 63.6$.
La grafica successiva, che analizza il breve termine, è
particolarmente interessante.
Analisi tecnica XLU nel
breve termine. Grafico giornaliero
Dopo aver raggiunto un minimo il 6 ottobre 2023, il prezzo
dell’ETF ha formato una tendenza rialzista che si è conclusa il 14 dicembre
2023. Successivamente, ha subito un ritracciamento fino al livello di Fibonacci
0.618, che è stato testato con precisione il 13 febbraio 2024. Da quel giorno
ad oggi, il prezzo ha mostrato una forte tendenza rialzista e si muove
all’interno di un canale ascendente, delimitato da una linea di supporto e una
di resistenza dinamici.
2. SETTORE UTILITIES E TASSI DI INTERESSE
La recente forza mostrata dal settore delle utilities è
dovuta alle aspettative di taglio dei tassi di interesse. Questo è evidenziato
dalla correlazione positiva tra l’ETF XLU e il rapporto TLT/IEI, come si può
vedere nel grafico successivo.
La correlazione positiva tra
XLU e TLT/IEI. Grafico giornaliero
·
TLT è l’ETF che rappresenta le obbligazioni
governative USA a lungo termine (20+ anni)
·
IEI è l’ETF che replica le stesse obbligazioni,
ma a breve termine (3-7 anni).
Come ho spiegato nel mio libro “Investire in obbligazioni
for dummies”, uno dei rischi del mercato obbligazionario è legato ai tassi di
interesse: più la banca centrale (in questo caso la FED) alza i tassi, più il
prezzo delle obbligazioni tende a scendere, con un conseguente aumento del
rendimento. Tuttavia, non tutte le obbligazioni sono influenzate allo stesso
modo: le obbligazioni a lunga duration tendono a registrare performance più
negative, mentre quelle a breve duration resistono meglio; al contrario, quando
i tassi vengono tagliati, le obbligazioni a lunga duration ne beneficiano di
più.
Dal momento che la duration è direttamente legata alla
scadenza (precisamente negli ETF, mentre nelle singole obbligazioni tende a
diminuire man mano che si avvicina la scadenza), ne consegue che TLT avrà una
duration maggiore di IEI. Osservando il grafico precedente, si può notare che
TLT/IEI è rialzista nel breve periodo, indicando aspettative di taglio dei
tassi, e XLU segue lo stesso movimento. Quindi, il settore delle utilities è
correlato alle aspettative di politica monetaria.
Per i neofiti, farò una breve deviazione per spiegare meglio
il concetto di TLT/IEI e dimostrare quanto sia legato alla politica monetaria.
Si prega di osservare la figura successiva.
La correlazione positiva tra
US02Y (rendimento del titolo di stato a scadenza 2 anni statunitense) e tassi
di interesse. Grafico mensile
La scadenza dei titoli di stato statunitensi che risente
maggiormente delle dinamiche di politica monetaria è quella a due anni. Come si
può osservare nel grafico precedente, dal 1989 ad oggi, il rendimento a due
anni e i tassi di interesse sono strettamente correlati. Se osservate
attentamente, noterete che il rendimento tende a prevedere potenziali
cambiamenti nella politica monetaria, anticipando con i suoi movimenti
rialzisti o ribassisti.
Nel grafico successivo, che mostra la correlazione
giornaliera tra il rendimento a due anni e il rapporto TLT/IEI, si può notare
una correlazione negativa.
La correlazione negativa tra
TLT/IEI e US02Y. Grafico giornaliero
Da ciò possiamo dedurre che:
·
Quando US02Y sale, gli investitori prevedono un
inasprimento della politica monetaria e le obbligazioni a breve scadenza
sovraperformano quelle a lunga scadenza.
·
Al contrario, quando US02Y diminuisce, le
obbligazioni a lunga scadenza tendono a performare meglio.
Spero che queste spiegazioni siano state chiare.
Vi chiederete ora il motivo per il quale XLU è così legato
alle aspettative di politica monetaria: esso è tra i più indebitati tra i
settori dell’S&P 500. Questo si deve al fatto che le aziende in questo
settore, che forniscono servizi essenziali come elettricità, gas e acqua,
necessitano di infrastrutture di grandi dimensioni come centrali elettriche,
gasdotti e reti idriche, che sono tipicamente finanziate attraverso il debito.
Durante periodi di aumento dei tassi di interesse, il costo
del debito cresce. Di conseguenza, le aziende potrebbero essere costrette a
destinare una porzione maggiore dei loro profitti per coprire questi costi,
influenzando negativamente i loro bilanci trimestrali. Inoltre, l’aumento del
costo del debito può rendere più oneroso per le aziende ottenere nuovi
finanziamenti, limitando così le loro opportunità di espansione. Questo è
particolarmente rilevante per le aziende del settore delle utilities, che dipendono
fortemente dalle infrastrutture per le loro operazioni.
3. SETTORE UTILITIES NEL MIO MODELLO: IL BACKTESTING
Il modello che ho sviluppato opera in base a vari parametri,
fornendomi quotidianamente gli stati dell’economia, dell’inflazione e dei
tassi, che possono essere ricondotti a scenari di “risk on” o “risk off” nel
breve termine. In base a questi scenari, il sistema genera automaticamente
segnali di acquisto e vendita su ETF o azioni che presentano i maggiori
vantaggi.
In particolare, ho messo alla prova una strategia dal 2021
ad oggi, che prevede l’acquisto dell’ETF XLU solo nello stato di “Taglio dei
tassi”, ignorando completamente le altre condizioni. Nella figura successiva,
potete osservare il modello e l’ETF, insieme ai relativi segnali.
L’ETF XLU all’interno del
mio modello. Grafico giornaliero
La strategia prevede un capitale iniziale di 10.000 dollari,
5.000 dollari per operazione e una commissione di 5 dollari. Ho testato la
strategia solo a partire dal 2021, poiché è da quell’anno che ha avuto inizio
l’attuale contesto di mercato (la dialettica negli anni precedenti era
diversa). Nella grafica successiva, potete vedere il backtesting della
strategia.
Backtesting strategia su XLU
Operare solo in quel particolare contesto, dal 2021 ad oggi,
avrebbe assicurato un rendimento superiore al buy and hold, con il 60% di
operazioni in positivo, un basso drawdown (3.3%, calcolato solo dall’apertura
alla chiusura di ogni operazione, non tenendo conto del “real time”, di seduta
in seduta specificatamente), un ottimo fattore di profitto (3.6) e un profitto
netto di poco superiore al 15%.
Per illustrare meglio, ho applicato la stessa strategia a
due delle più grandi società del settore utilities americano, Nextera Energy
(NEE) e Southern Company (SO), mantenendo gli stessi parametri di capitale
iniziale, capitale per operazione e commissioni.
NEE
all’interno del mio modello. Grafico giornaliero
Backtesting strategia,
superiore al buy and hold
SO all’interno del mio
modello. Grafico giornaliero
Backtesting strategia,
superiore al buy and hold
Per quanto riguarda NEE, è stata ottenuta un’ottima
percentuale di profitto del 65%, un fattore di profitto di 2.73, un drawdown
del 5.55% e un profitto netto del 20%. Per SO, i risultati sono stati
altrettanto positivi con una percentuale di profitto del 60%, un fattore di
profitto di 4, un drawdown del 3.6% e un profitto netto di circa il 23%.
È importante sottolineare che le strategie descritte sono
altamente speculative, dato che investire 5000 dollari su un capitale totale di
10.000 dollari significa rischiare il 50% del capitale. Questa discussione ha
avuto uno scopo puramente didattico.
Proviamo a testare il sistema
con parametri diversi: 100mila dollari di conto, 5% di capitale ad ogni
operazione e 5$ di commissioni. Di seguito i risultati sull’ETF e sulle due
società.
Backtesting XLU
Backtesting NEE
Backtesting SO
Se le condizioni attuali di “taglio dei tassi” dovessero continuare per diverse settimane, evitando un ambiente di elevato “risk off”, le strategie che abbiamo discusso potrebbero generare rendimenti notevoli. Un fattore chiave in questo scenario potrebbe essere l’annuncio di martedì sull’indice dei prezzi al consumo. Se i dati comunicati saranno inferiori alle previsioni, è probabile che il mercato anticiperà una politica monetaria ancora più accomodante rispetto a quella attuale, permettendo così alla nostra strategia di trarne vantaggio. A presto e ti auguro una buona settimana!
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