RALLY DI FINE ANNO: I MOTIVI PER I QUALI IL SETTORE IMMOBILIARE POTREBBE RIVELARSI UNA BUONA SCELTA
Buongiorno a tutti. L’analisi di oggi si concentra sul
settore azionario del Real Estate, che ha mostrato una tendenza ribassista per
un periodo prolungato. Cercheremo di spiegare le cause delle performance
negative e perché il settore potrebbe rappresentare una buona opportunità di
investimento per la fine dell’anno. Ho preparato un video per coloro che
desiderano approfondire le dinamiche discusse; è possibile trovarlo alla fine
di questa pagina. Buona lettura a tutti!
1. ANALISI TECNICA ISHARES US REAL ESTATE ETF
Iniziamo l’articolo analizzando l’Ishares US Real Estate
ETF, un ETF americano che replica un indice di azioni immobiliari statunitensi
(dal ticker IYR). Come si può vedere nel grafico sottostante, l’ETF ha mostrato
una tendenza al ribasso dal 2 febbraio 2023. In particolare, da quel picco, il
prezzo ha formato una figura tecnica ribassista nota come “triangolo
discendente”. Dal picco del 27 luglio 2023, il prezzo ha subito una forte
caduta, culminata nel minimo raggiunto il 30 ottobre, dopo aver rotto il
supporto del triangolo. Tra il 27 luglio e il 30 ottobre, l’ETF ha registrato
una performance negativa del -18,90%. Tuttavia, il 30 ottobre, abbiamo osservato
un breve rimbalzo, con un aumento del +8,49%.
Analisi tecnica IYR. Grafico
giornaliero
Nella figura seguente, è illustrata la ripartizione
dell’esposizione dell’ETF e le prime 10 partecipazioni.
Partecipazioni e
ripartizioni dell’esposizione. Fonte: iShares
2. COSA SONO I REITS?
Le società che fanno
parte dell’ETF sono note come “REITs”, acronimo di “Real Estate Investment
Trust”. Esistono tre tipi di REITs:
·
Equity
REITs: Questi REITs acquistano
e gestiscono proprietà immobiliari
·
REITs
ipotecari: Questi REITs
investono in mutui e/o titoli garantiti da mutui
·
REITs
ibridi: Questi REITs investono
sia in proprietà immobiliari che in mutui
Gli Equity REITs generano i loro guadagni principalmente
attraverso i canoni di locazione, mentre i REITs ipotecari traggono profitto
dagli interessi derivanti dai mutui che forniscono agli operatori del settore
immobiliare.
Le società che fanno
parte dell’ETF IYR appartengono alla categoria degli equity REITs. Questi
possono investire e gestire diversi tipi di immobili:
·
REITs
di torri di telecomunicazioni:
Gestiscono strutture che supportano le antenne per le telecomunicazioni. Un
esempio è American Tower (AMT)
·
REITs
industriali: Gestiscono
proprietà industriali come magazzini e centri logistici. Un esempio è Prologis
(PLD)
·
Retail
REITs: Gestiscono immobili al
dettaglio come centri commerciali e outlet. Un esempio è Realty Income
Corporation (O)
·
REITs
di data center: Gestiscono
centri dati che vengono generalmente affittati a società del settore tech. Un
esempio è Equinix (EQIX)
·
REITs
di self storage: Gestiscono
spazi di archiviazione. Un esempio è Public Storage (PSA)
·
REITs
residenziali: Gestiscono
appartamenti e proprietà residenziali. Un esempio è Camden Property Trust (CPT)
·
REITs
sanitari: Gestiscono strutture
sanitarie, tra cui ospedali. Un esempio è Omega Healthcare (OHI)
·
Office
REITs: Gestiscono spazi per
uffici. Un esempio è Boston Properties (BXP)
·
Real
Estate Services: Questi REITs
forniscono vari servizi, tra cui la consulenza immobiliare
3. L’IMPATTO DEI TASSI DI INTERESSE SUI REITs
La seguente grafica evidenzia un aspetto importante: il
settore immobiliare si posiziona penultimo in termini di performance
dall’inizio dell’anno. In particolare, ha registrato una performance negativa
del -8.46%.
Le prestazioni degli 11
settori azionari dell’S&P500 da inizio anno. Fonte: Finviz
La grafica successiva rivela un dato significativo: dal
gennaio 2022, il settore immobiliare ha continuamente registrato una
performance inferiore rispetto al suo indice di riferimento, l’S&P500.
L’ETF IYR, dal gennaio del
2022, ha registrato una performance negativa del -29.13%; meglio l’S&P500,
con un -6.6%. Grafico giornaliero
Il settore immobiliare
ha registrato performance deludenti a causa dell’aumento dei tassi di
interesse. In generale, l’ETF IYR tende a risentire di un aumento delle
aspettative di inasprimento della politica monetaria, mentre ne beneficia nel
caso opposto.
Per illustrare questo
punto, è utile creare un indice di sentiment obbligazionario che rifletta le
aspettative di politica monetaria: LDQH/LQD. LQDH è un ETF che replica il
movimento di obbligazioni corporate investment grade statunitensi coperte dal
rischio “tasso di interesse”, mentre LQD uno che rappresenta il movimento delle
stesse obbligazioni, ma senza la copertura da quel rischio.
La logica suggerisce
che:
·
Se ci sono
aspettative di una politica monetaria restrittiva, i bond coperti dal rischio
“tassi” realizzeranno una performance migliore rispetto a quelli non coperti.
Nel caso opposto, accadrà il contrario.
Questa logica è
confermata dal grafico successivo, che mostra la correlazione tra LQDH/LQD e i
tassi di interesse della Federal Reserve.
La correlazione positiva tra
LQDH/LQD e tassi di interesse. Grafico giornaliero
Il grafico seguente illustra chiaramente come l’ETF sui
REITs, IYR, abbia realizzato una performance negativa a seguito dell’aumento
delle aspettative di politica monetaria restrittiva. Infatti, ogni volta che
LQDH/LQD ha registrato un aumento, l’ETF IYR ha mostrato un calo.
La correlazione negativa tra
IYR e LQDH/LQD dal 2022. Grafico giornaliero
Inoltre, l’ETF IYR ha continuamente sottoperformato rispetto
al suo benchmark di riferimento, l’S&P500, ogni volta che le aspettative di
politica monetaria hanno mostrato una tendenza al rialzo.
La correlazione positiva tra
LQDH/LQD e S&P500/IYR dal 2022. Grafico giornaliero
Ci sono vari fattori che spiegano perché i REITs tendono a
soffrire quando i tassi di interesse aumentano. È risaputo che un innalzamento
dei tassi di interesse tende a frenare gli investimenti e i consumi di famiglie
e aziende. Questo fenomeno ha un impatto negativo sulla crescita economica,
poiché provoca un rallentamento della produzione industriale e delle vendite al
dettaglio, entrambi dati importanti che impattano sul PIL.
In un periodo di rallentamento economico, le aziende
riducono la domanda di nuovi immobili per la produzione e di punti vendite al dettaglio
a causa della contrazione della produzione dei consumi. Questo si traduce in
minori profitti per i REITs industriali e retail, che sono tra i più sensibili
alle variazioni del ciclo economico.
Anche i REITs di data center, che sono legati alle società
tecnologiche, possono risentire dell’aumento dei tassi di interesse. Infatti,
con tassi più alti, queste società potrebbero essere meno inclini a indebitarsi
per espandersi, riducendo così la domanda di spazi per data center.
Gli office REITs potrebbero risentire di un aumento del
tasso di disoccupazione correlato al rallentamento economico, e ciò potrebbe
portare a una diminuzione della domanda di spazi per uffici.
Anche i REITs residenziali subiscono l’impatto negativo
dell’aumento dei tassi di interesse. Infatti, in un contesto di tassi più alti,
molti inquilini potrebbero trovarsi inadempienti, soprattutto a causa
dell’aumento del tasso di disoccupazione, che porta a una riduzione del reddito
delle famiglie.
Oltre agli aspetti già menzionati, c’è un altro elemento
importante da considerare: il settore dei REITs offre alti dividendi agli
azionisti, rendendo il settore particolarmente attraente. Tuttavia, un aumento
dei tassi di interesse comporta anche un aumento dei rendimenti obbligazionari
governativi. Di conseguenza, molti investitori potrebbero scegliere di
investire i loro capitali in titoli di stato, che offrono cedole attraenti e
sono allo stesso tempo più sicuri rispetto alle azioni.
Un ulteriore aspetto da considerare è che il dividendo è una
parte dell’utile societario. Pertanto, se gli utili rallentano, ci si può
aspettare che anche i dividendi diminuiscano; questo fornisce un ulteriore
incentivo per gli investitori a orientare i loro investimenti verso i titoli di
stato.
Un altro aspetto che può influenzare i REITs quando i tassi
di interesse aumentano è legato al loro tipico ricorso al debito per l’acquisto
di proprietà generatrici di reddito. Se i tassi di interesse salgono, il costo
del debito (in particolare il debito variabile) diventa più gravoso,
influenzando negativamente i bilanci delle società. Inoltre, con l’aumento
degli interessi sul debito, i REITs potrebbero essere meno incentivati a
espandersi, il che significa che un aumento dei tassi di interesse può avere un
impatto negativo sulla crescita stessa delle società.
4. RALLY DI FINE ANNO: PERCHE’ IL SETTORE IMMOBILIARE POTREBBE RIVELARSI UNA
BUONA SCELTA
Se dovesse verificarsi il tanto atteso rally di fine anno,
il settore immobiliare potrebbe emergere come uno dei migliori performer. La
ragione è semplice: se il rally dovesse avvenire, sarebbe probabilmente
scatenato dalle dichiarazioni del presidente della Federal Reserve, Jerome
Powell, durante l’ultimo incontro del 1° novembre, accolte positivamente dai
mercati.
Come si può notare nel grafico seguente, l’indice di forza
LQDH/LQD ha registrato una rottura ribassista della sua trendline rialzista
dopo l’ultimo meeting. Nello stesso periodo, IYR ha registrato una performance
vicina al +10%.
Il breakout ribassista della
trendline dell’indice LQDH/LQD, accompagnato da un rialzo di IYR. Grafico
giornaliero
Se, nelle prossime
settimane, LQDH/LQD dovesse continuare a scendere, IYR dovrebbe trarne
beneficio, grazie ad aspettative di una politica monetaria meno restrittiva.
Una possibile strategia, come illustrato nel grafico seguente, potrebbe
considerare LQDH/LQD come un indicatore di riferimento e IYR come un asset su
cui applicare la strategia:
1. Attendere un
ritracciamento di LQDH/LQD sulla trendline rialzista, che potrebbe diventare
una resistenza dinamica, e successivamente attendere un nuovo movimento
ribassista.
2. Entrare a mercato
su IYR, aspettando un rimbalzo sulla trendline ribassista, che potrebbe
diventare un supporto dinamico.
Tutto ciò, ovviamente, presuppone che il coefficiente di correlazione rimanga in territorio negativo.
Ipotesi operativa; questo
non è da intendere come un consiglio finanziario. Grafico giornaliero.
Concludiamo l’analisi sottolineando che il catalizzatore che
ha spinto il settore immobiliare in territorio ribassista potrebbe ora
diventare il motore di un possibile rialzo. Ma sarà davvero così?
È importante considerare un ulteriore elemento: la riunione
del 1° novembre non è stata l’ultima della FED. L’ultimo incontro dell’anno si
terrà il 13 dicembre e, come illustrato nel grafico seguente, le previsioni
indicano un mantenimento dei tassi tra 525 e 550 punti base (con una
probabilità del 90.2%).
Probabilità sui livelli dei
tassi di interesse per il 13 dicembre 2023. Fonte: FedWatchTool
Quest’ultima riunione potrebbe determinare il destino del
mercato azionario per la fine del 2023, influenzando il famoso rally di Natale.
Per qualsiasi domanda, non esitate a commentare. A presto!
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