RALLENTAMENTO ECONOMICO E OPPORTUNITÀ DI INVESTIMENTO NEL RETAIL: SCENARIO SHORT?
L’obiettivo dell’analisi è quello
di utilizzare l’analisi intermarket e la macroeconomia utili a descrivere una
potenziale opportunità di investimento nel settore retail americano. I
protagonisti dell’analisi:
·
Rapporto rame/oro
·
Produzione industriale a/a
·
PIL a/a
·
Vendite al dettaglio a/a
·
Settore retail
Buona lettura (o buona visione).
1. BREVE RIEPILOGO
L’ultima analisi, pubblicata domenica 21 maggio, aveva tra i diversi obiettivi quello di focalizzare l’attenzione sul rallentamento economico (o lieve recessione) prezzato dagli investitori per gli Stati Uniti. Per supportare ciò era stato condiviso un importante “ratio”, quello tra rame/oro, che è possibile osservare nella figura successiva.
Il rapporto tra il prezzo delle due materie prime è un
ottimo “barometro economico” in quanto è correlato positivamente al dato sulla
produzione industriale anno/anno:
A sua volta, il
dato macroeconomico contribuisce alla ricchezza totale prodotta dagli Stati
Uniti, misurata con il prodotto interno lordo anno/anno:
Ho trattato questi
concetti nell’analisi precedente. Qualora foste interessati all’argomento
cliccate al link:
·
https://macrotradingfinance.blogspot.com/2023/05/un-indice-di-sentiment-per-capire-che.html
Esiste un
settore che potrebbe soffrire se le aspettative sullo stato dell’economia non
mutassero? Se si, quale sarà mai esso?
Andiamo per
gradi.
2. RAPPORTO
RAME/ORO, RALLENTAMENTO ECONOMICO, VENDITE AL DETTAGLIO E…PRODOTTO INTERNO
LORDO
Il titolo del
paragrafo potrebbe risultare di difficile interpretazione: che rapporto potrà
mai esistere tra un indice di forza tra materie prime, un contesto economico
negativo, un dato macroeconomico e…la ricchezza totale prodotta da un Paese?
La scorsa
settimana avevamo osservato come il copper/gold ratio si trovasse in trend
ribassista; osserviamo, ad oggi, se qualcosa è cambiata:
La situazione
rimane invariata:
·
Il prezzo dell’indice di sentiment continua a mantenersi in un trend
ribassista dal 21 febbraio, formando una figura di analisi tecnica definita “canale
ribassista”
All’interno di
una fase di rallentamento economico si verifica un ulteriore rallentamento:
quello degli utili societari; questo è ben mostrato nella grafica successiva,
reperita dal sito “Macrotrends”:
Se gli utili
societari rallentano, cos’altro rallenterà? Probabilmente il dato
macroeconomico sulle vendite al dettaglio, mostrato nella figura successiva:
È possibile
osservare come il dato, misurato anno/anno, continui la sua discesa.
Se è vero che il
dato sulle retail sales è monitorato per stabilire la salute dell’economia e il
copper/gold ratio ha lo stesso tipo di funzionalità, allora le prime dovrebbero
essere correlate positivamente al secondo. L’ipotesi è vera?
Dal 2004 ad oggi
è possibile osservare, su grafico mensile, una correlazione positiva tra essi
quindi…sì! L’ipotesi precedente è vera.
E…il PIL? Che
ruolo ha all’interno di questo paragrafo? Per capirlo, osserviamo la figura
successiva:
Essa mostra la
correlazione positiva esistente tra esso e le retail sales. Perché questa
correlazione?
Per capire il concetto,
è utile conoscere le variabili che vanno a comporre la formula matematica di
calcolo del PIL. Utilizzando il metodo della spesa, esse risultano essere cinque:
·
Consumi
·
Investimenti
·
Spesa pubblica
·
Export
·
Import
Il dato sulle
vendite al dettaglio va ad impattare sulla variabile “consumi”, intesi come le
spese dei consumatori per beni durevoli e non durevoli (i servizi, nelle retail
sales, non sono compresi). Ora:
·
All’aumentare delle spese per beni durevoli e non durevoli aumenterà la
variabile “C” e, di conseguenza, trattandosi di una somma, il PIL
·
Al contrario, al contrarsi delle stesse, diminuirà il valore della stessa
variabile e, di conseguenza, il prodotto interno lordo
Vi è ora chiaro
il motivo per il quale il dato macroeconomico sulle vendite al dettaglio
rappresenta uno di quelli più seguiti e il motivo per cui, spesso, lo stesso ha
ricoperto un ruolo di market mover? Probabilmente ora avrete le idee più
chiare.
3. IL SETTORE
RETAIL E LA SUA CORRELAZIONE CON L’INTESITA’ ECONOMICA
Chi sono alcuni
dei diversi attori che controllano l’intensità economica? Siamo noi.
Siamo noi che accediamo
al credito per investire in immobili e beni strumentali (variabile “I” della
formula del PIL) o che acquistiamo beni durevoli, non durevoli e servizi
(variabile “C”).
Questo significa
che:
·
Se l’intensità economica rallenta o, viceversa, si pensa rallenterà,
significa che noi consumatori tendiamo o tenderemo a consumare meno
A un minor
consumo corrisponderanno vendite al dettaglio più deboli.
La domanda ora
sorge spontanea:
“Quali sono quei settori dell’economia che potrebbero
soffrire di un contesto di questo tipo”?
Saranno quelli più legati alle vendite al dettaglio. Essi appartengono al
settore retail. Un ETF che replica il movimento dello stesso è l’SPDR
S&P RETAIL ETF (osservabile nella figura successiva), con ticker XRT:
Le prime 10 società che compongono l’ETF sono:
·
Carvana Class A: 1.96%
·
Amazon: 1.71%
·
Gamestop: 1.71%
·
National Vision Holdings: 1.64%
·
Upbound Group Inc: 1.64%
·
Camping World Holdings: 1.60%
·
Ollie’s Bargain Outlet Holdings: 1.57%
·
O’Reilly Automotive Inc: 1.55%
·
Grocery Outlet Holding: 1.53%
·
Dollar Tree Inc: 1.52%
I “sottosettori” compresi all’interno dell’ETF sono mostrati nella figura
successiva:
La prossima grafica mette a confronto, su grafico mensile, il settore
stesso con le vendite al dettaglio; esiste o no una correlazione tra essi?
Direi di sì: l’impatto del dato macroeconomico sul settore è lampante.
Probabilmente vi chiederete:
“Il settore retail, quindi, può essere utilizzato per misurare il
sentiment degli investitori sull’economia”?
Beh…sì! Gli investitori, infatti, acquisteranno azioni delle società del
settore quando le stesse saranno capaci di generare utili.
Per un ulteriore conferma si potrebbe utilizzare come “indicatore” il
copper/gold ratio vista la sua funzionalità; che correlazione esiste tra esso e
il settore retail? Come mostra la figura successiva:
La correlazione è diretta (calcolata su timeframe settimanale).
4. CONTESTO NEGATIVO PER ILSETTORE RETAIL: OPPORTUNITA’ SHORT?
Considerato il contesto economico, è possibile trovare delle opportunità “short”
sull’ETF?
Analizziamo il grafico dal punto di vista tecnico.
Come mostra la figura successiva, il prezzo si trova in una
lateralizzazione dal secondo trimestre del 2022. Due sono le strutture di
prezzo più importanti:
·
La resistenza dei 75$, testata dal prezzo il 16 agosto 2022 e il 2
febbraio 2023
·
Il supporto dei 57$/59$, testato 9 volte
Dando uno sguardo più attento è possibile osservare la formazione di un
pattern ribassista:
Un testa e spalle.
La rottura al ribasso della sua neckline con successivo breakout
ribassista del supporto potrebbe dar via a un nuovo impulso “negativo”.
Questo accadrà? Lo commenteremo assieme. Per ora è importante considerare
che questo settore, all’interno del contesto macroeconomico attuale, non
dovrebbe essere rialzista, bensì il contrario.
Probabilmente, nella prossima analisi, andrò a ricercare qualche azienda
dell’ETF analizzato con dei possibili segnali “short”.
Qualora qualche concetto fosse stato poco chiaro, attendo un vostro
commento.
Buona giornata.
Ennesima ottima analisi, sarà molto interessante seguire l'andamento di queste aziende nel breve-medio periodo, ottima intuizione Matteo! Grazie!
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